
Oggi al rock palace di Brescia si è tenuta l'ultima gara ufficiale dell'anno: il campionato lombardo assoluto in prova unica di boulder.
Posso fare solo il report della gara femminile perchè quella maschile probabilmente non è ancora terminata.
Enrico Baistrocchi ci ha proposto 7 blocchi molto belli (come al solito) e nemmeno troppo duri. Bravissime Sara Morandi e l'imtramontabile Stefania De Grandi che risolvono tutti i problemi al primo colpo e si giocano la vittoria con un solo boulder di superfinale in cui la spunta con un altro bel top la giovane arcense. Più sfortunata la sorella, Jessica Morandi, che chiude tutti i blocchi con qualche tentativo di troppo e si porta a casa il terzo posto.
Un pò più scarse noi lombarde che chiudiamo solo sei blocchi: io e Anna Borella in 7 tentativi, Francesca Pasini (in ripresa dopo un brutto infortunio) in 9. A decretare le posizioni sul podio un tentativo su una zona: vince così il regionale la comasca della lezard Varese Anna Borella seguita dalla sottoscritta e dall'atleta di casa Pasini.
Al termine della gara si premia anche la combinata: l'atleta che ha ottenuto il miglior punteggio sommando i risultati ottenuti nei tre diversi campionati lombardi delle discipline lead spead e boulder. Con il primo posto nella gara di difficoltà e di velocità e il secondo in quella di boulder salgo sul gradino più alto del podio come vincitrice della combinata!
Posso fare solo il report della gara femminile perchè quella maschile probabilmente non è ancora terminata.
Enrico Baistrocchi ci ha proposto 7 blocchi molto belli (come al solito) e nemmeno troppo duri. Bravissime Sara Morandi e l'imtramontabile Stefania De Grandi che risolvono tutti i problemi al primo colpo e si giocano la vittoria con un solo boulder di superfinale in cui la spunta con un altro bel top la giovane arcense. Più sfortunata la sorella, Jessica Morandi, che chiude tutti i blocchi con qualche tentativo di troppo e si porta a casa il terzo posto.
Un pò più scarse noi lombarde che chiudiamo solo sei blocchi: io e Anna Borella in 7 tentativi, Francesca Pasini (in ripresa dopo un brutto infortunio) in 9. A decretare le posizioni sul podio un tentativo su una zona: vince così il regionale la comasca della lezard Varese Anna Borella seguita dalla sottoscritta e dall'atleta di casa Pasini.
Al termine della gara si premia anche la combinata: l'atleta che ha ottenuto il miglior punteggio sommando i risultati ottenuti nei tre diversi campionati lombardi delle discipline lead spead e boulder. Con il primo posto nella gara di difficoltà e di velocità e il secondo in quella di boulder salgo sul gradino più alto del podio come vincitrice della combinata!
8 commenti:
addirittura aggiornamenti in tempo reale! complimenti per la prestazione e per il blog.
ciao
Claudio C.
Aggiungi scalatrice.....che va un po meglio!! Ciao G
Leggendo frettolosamente il titolo, Miss Padania ebbe un mancamento....
Simpatico l'anonimo...ma la scalatrice non si discute.
Eppoi Miss Padania al massimo arrampica su un tacco del 12.
Ciao Manu, segui il consiglio di Giak.
L'amico Ciccio
per l'amor Dio nessuno tocca miss Padania.. anche perchè qui siamo nella zona del ramo del lago di Como ch volge al mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti... non vorrei che qualcuno si offendesse...
Tratto da Wikipedia:
Padania è una denominazione geografica usata per identificare le regioni della Val Padana, in Italia settentrionale. Gianni Brera usò questo termine per indicare il territorio che ai tempi di Catone corrispondeva alla Gallia Cisalpina (o, per usare le parole di Brera, alla «Gallia Cis- e Transpadana»).In seguito la parola fu ripresa da Indro Montanelli per indicare gli stessi territori e passò definitivamente nell'uso corrente.
Negli anni settanta la sezione di Lombardia, Ticino e Grigioni lombardi dell'Association Internationale pour la Défense des Langues et des Cultures Menacées cominciò ad usare il termine padano per riferirsi all'insieme degli idiomi galloitalici, mentre, nel 1982, il glottologo Geoffrey S. Hull dell'Università Macarthur di Sidney Ovest scrisse una tesi, intitolata The Linguistic Unity of Northern Italy and Rhaetia, in cui chiamò Padania la terra in cui si parlano gli idiomi galloitalici (emiliano-romagnolo, ligure, lombardo e piemontese), il veneto, l'istrioto e, come anfizona, gli idiomi retoromanzi, considerati fondamentalmente tutti delle varianti locali, variamente divergenti, di un unico sistema linguistico: la lingua padanese (così Geoffrey Hull traduce in italiano l'inglese Padanian)
Quindi non vergognamoci di essere assolutamente Padani (non necessariamente Leghisti)
Per la precisione,
Ciao
Ciccio
molto spesso il passo è breve..
io sono valmadrerese...lombarda al massimo..
credo che la maggior parte degli abitanti del territorio identifichi la val Padana da Milano in giù...
anche un brianzolo credo non vorrebbe essere confuso..
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